Una storia appasionante che riassumiamo in queste colonne: dalla sua nascita fino al nuovo millennio.

L'Atletica Brescia ha radici lontane quando coloro che poi le avrebbero dato i natali hanno incominciato a muovere i primi passi nella “Forza e Costanza” originariamente, nel C.S.I Brescia e nell’Atala Club più tardi, società queste che hanno contribuito a fare la Storia dello sport bresciano. Il prof. Alessandro Calvesi, classe 1913, campione italiano di 1^ cat. nei 400 hs in gioventù e appassionato allenatore , più tardi tecnico di fama internazionale riesce a convincere a venire in aiuto dell’atletica i dirigenti del Brescia calcio e quelli dell’Automobil Club d’Italia, organizzatrice a quei tempi della “Mille Miglia”. Ed il “Giornale di Brescia” del 4.02.1950 annunciava il lieto evento:  

“L’Atletica Brescia. Il nuovo sodalizio raccoglie la luminosa tradizione cittadina” . 

Veniva individuata come sede quella del Brescia calcio. Anche gli atleti dimostravano una dedizione fuori dal comune alla società: ognuno di loro sottoscriveva una quota come socio fondatore.

Nasceva l’Atletica Brescia 1950. 

Inanellando grandi risultati con Armando Filiput che porta a Brescia il titolo europeo nei 400 hs (51”9 – Bruxelles 27/8/50) e

 la medaglia d’argento nella staffetta 4x400 con Paterlini e lo stesso Filiput (3’11”0). I nomi dei campioni da ricordare sono tanti: Gabre Gabric Calvesi (Disco e peso) Marisa Rossi (80 hs e 200 m.) e nel settore maschile: A. Siddi (100 e 200 m.) A. Albanese (110 hs e salto in alto) R. Colosio (mezzofondo) A. Sioli (800 m. e 4x400) G.P. Massardi (110 hs) F. Volpi (5000 e 1 0000 m. e corsa campestre) Antonelli (10000 metri) A. Imbasciati (decathlon) e tra i più giovani: Aldo Bonfadini (400, 800 e 1500 – corsa campestre) A. Baronchelli (salto con l’asta) E. Sandrini (100 m.) G. Bertuetti (400 hs), e ancora altri più tardi: Giuliana Modonesi (pentathlon), G.B. Gandolfi (400 hs) Rubelli Mario (salto in lungo), Marchetti Crescenzio (salto triplo), Braghini Walter (110 hs e decathlon).

Nel 1972 l’Atletica Brescia 1950 cambia fisionomia con l’entrata a sostegno dell’attività da parte dell’Associazione industriali e la presidenza di Cesare Wuhrer con Sandro Calvesi e Aldo Falconi come direttori tecnici. L’imprenditorialità bresciana entra in scena quale attore co-protagonista sullo schermo della propaganda sportiva e della pratica dell’Atletica leggera con un impegno economico che durerà fino al 1985. 

Ed ancora campioni: Adriana Carli (100 m.- 11”7 e 200 m. 23”9) DonataGuatta (400 m- 56”7) Chiara Dordoni (giavellotto m. 44,04) e Ivo Romanini (200 m. – 21”5) Mario Zoppi (800 m. 1’50”7) e Maurizio Tanghetti (salto in alto m.2,11) , Biatta Renato (disco e decathlon) per gli anni 70 ed ancora: Dario Badinelli (salto triplo), Moreschini Enrico (salto in lungo e in alto) Butturini Daniele (giavellotto) Amadei Luca (400 m.) Giuseppina Turra (eptathlon).

Nel 1985 cessa il connubio tra Atletica Brescia e Assindustria e assume la presidenza della società Costantino Bonomelli che aveva rivestito il ruolo di consigliere d’amministrazione negli anni precedenti e che guiderà la società per ben 25 anni. Vicepresidente Gabre Gabric Calvesi. Entrano nel consiglio d’amministrazione Adriano Scalvini, imprenditore-allenatore e come segretario Antonio Nervi. Lo staff tecnico è costituito da: Bossini Piergiorgio, coadiuvato da Nicola Binetti per il settore giovanile e Adriano Scalvini , Stefano Martinelli , Angelo Cingia e alcuni collaboratori esterni. 

Nel 1988 la Società viene premiata con la “Stella d’argento al merito sportivo”, ambito e importante riconoscimento del C.O.N..I.  

L’inizio del nuovo secolo presenta problemi abbastanza difficili per la Società tenuto conto soprattutto della congiuntura economica sfavorevole.

Questa volta il calcio non può aiutare l’atletica com’era avvenuto negli anni 50, saranno gli ex atleti che sono cresciuti in questa Società sia a livello di educazione fisica sia a livello umano a riconoscere alla pratica dell’atletica leggera un ruolo fondamentale trasformandosi in veri mecenati.

Presidente viene eletto Stefano Peli, ex astista. Vice presidente Adriano Scalvini. Entrano nel Consiglio d’amministrazione: Mario Rubelli, ex lunghista, Aldo Bonfadini ex mezzofondista, Aldo Guerini, ex quattrocentista, Sebastiano Di Pasquale, ex mezzofondista, gli ultimi due già presenti negli anni precedenti insieme ad Adriano Scalvini. Nel 2003 Valter Braghini (che diventerà poi assessore allo sport del comune di Brescia) passa il testimone di direttore tecnico a Stefano Martinelli, dal 1972 presente nell'atletica Brescia, prima come atleta poi come allenatore del mezzo fondo e del salto con l'asta.

E la storia continua... fino al 2008 quando la squadra femminile viene promossa nella serie più prestigiosa quella oro. E' formata dalle 12 squadre femminili e maschili più forti d'Italia. Nel 2011 si sale sul podio per la prima volta al terzo posto. E poi ci sono molti anni per consolidare la presenza nell'elite dell'atletica leggera. Avere un progetto e tanta passione e competenza unite a determinazione e convinzione è la chiave per accedere al sogno o almeno provarci. E la magia, grazie a tanto, tanto impegno e dedizione per l'atletica, diventa realtà. Nel 2019 il primo scudetto tricolore corona le fatiche e i sacrifici di un team coeso e collaborativo formato dal dirigenti, tecnici e famiglie che ci mettono il cuore per creare le condizioni migliori per far crescere le nostre grandi ATLETE che costituiscono la magica squadra femminnile Campionessa d'Italia 2019, 2020 ,2021 e 2022. L'ultimo appena conquistato ha rappresentato un successo anche dal punto organizzativo per che per la prima dopo 62 anni i Campionati assoluti di Società si sono svolti a Brescia. Per il settore femminile era la prima volta in assoluto perchè nel 1960 si era trattato solo del campionato maschile quindi doppia soddisfazione che a Brescia sia stata propria il sodalizio cittadino a vincere lo scudetto con la sua squadra femminile e a tenere a battesimo questa prestigiosa manifestazione nella citta definita dal Carducci la leonessa d'Italia. La prima volta a Brescia i CdS e la vittoria per la quarta volta consecuti alle nostre giovani leonesse che chiudono con straordinario poker una stagione agonistica lunghissima che ha visto impegnate molte di loro in competizioni internazionali a rappresentare la Nazionale.  Hanno dimostrato un attaccamento alla squadra e alla Società onorando questo impegno con una passione straordinaria e non lesinando sforzi e impegno portando alla vittoria la squadra migliore d'Italia anche in questo 2022 con un vantaggio sulla seconda di ben 21 punti, evento davvero fuori dal comune visto che di solito il margine di vittoria si aggira intorno ai 3/5 punti.Sicuramente questo risultato è frutto di un lavoro che va avanti da anni e corona un progetto ben collaudato che ogni stagione si consolida e porta nuove soddisfazioni e fa vivere emozioni uniche che ripagano il faticoso impegno e fanno dimenticare le difficoltà incontrate durante tutto il cammino.