SECONDO APPUNTAMENTO DI INCONTRIAMO LO SPORT
Scritto da Carla    Sabato 24 Gennaio 2015 09:35    PDF Stampa E-mail

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Simone Pianigiani è l’ospite del secondo appuntamento di InconTrIAMO lo sport.
Ad accogliere l’illustre allenatore della nazionale di Basket il Sindaco Del Bono che ha fatto il punto della situazione su due impianti dei quali la nostra città ha estremamente bisogno per consentire ai nostri ragazzi e alla cittadinanza tutta di praticare due discipline sportive così importanti come l’atletica leggera e il basket. Senza scendere nei dettagli tecnici illustrati andiamo subito al sodo: la data che è stata pronunciata con chiarezza è l’autunno del 2016 per quanto riguarda l’inaugurazione del nuovo Palazzetto EIB.
Del Bono spiega che se non ci saranno intoppi imprevisti potrà consegnare il nuovo EIB alla città per quella data. Meno chiara la data di riapertura invece per il campo di atletica leggera Calvesi che sembra aver concluso il periodo dei rilievi rispetto al carotaggio del terreno e che attende ora un responso relativo alle modalità dell'intervento. Ma speriamo che il Sindaco venga a trovarci per la festa della nostra società per raccontarci di persona a che punto stanno le cose.
Interessante questo coach nazionale. Diretto e senza peli sulla lingua.
Oltre alla bravura come tecnico ha unito nel suo colloquiare un senso di responsabilità come cittadino che mi ha colpito. Ha sostenuto che lo sport non può continuare a ritenersi un mondo a parte rispetto a quello che sta accadendo. I tempi sono cambiati e c'è bisogno di unirsi, di non pensare per compartimenti stagni come spesso l'italiano è propenso a fare. In generale e a maggior ragione quando pensa allo sport del cuore.  
Anche le domande del pubblico presente, formato soprattutto da esperti, hanno evidenziato le doti dell'uomo oltreché dello specialista.  La capacità di trasmettere valori ai giocatori infondendo e riscuotendone fiducia, per far sentire l'importanza del ruolo ognuno anche nei cinque minuti che ha giocato, "perché una buona difesa può essere incisiva anche per soli cinque minuti." E' riuscito a comunicare l'importanza di essere  consapevoli della complessità di un equilibrio che faticosamente si costruisce attimo per attimo. Col tempo... ma anche nel secondo. E quando si riesce a trasmettere all'altro la dedizione che c'è dietro a questo impegno si  entra in sintonia e ti viene restituita l'energia spesa, in forma di condivisione di modo di essere e di sentire, in un'empatia che dà sostanza e non ha bisogno di parole.
Si crea quella magica unione dove 1+1 non fa solo 2 ma molto di più!
Spesso però dall'esterno si possono subire intrusioni che minano questo equilibrio così faticosamente costruito e qui il richiamo al giornalista di turno che con le sue battute è in grado di rovinare il lavoro profondo, paziente di mesi è sembrato voler stigmatizzare quanto bisogno ci sia di educare allo sport anche i giornalisti, troopo preoccupati di fare audience e scoop.   
Alla domanda dell'intervistatore: "Ti è mancato di non essere stato un grande giocatore?" La risposta dell'educatore vero è stata umile ma vibrante d'orgoglio: " No, ho capito subito che il basket non faceva per me come giocatore. Ma quando mi hanno offerto di provare ad allenare i ragazzini, ho capito quale era la mia strada" E di strada Simone Panigiani ne ha fatta tanta: prima con la Mens Sana della sua Siena, più volte campione d'Italia. Poi l'esperienza in Turchia ed infine dal 2009 allenatore della nazionale.
A concludere la serata anche qui un momento appassionante di sport vissuto. Il video del "time out" della partita contro Israele nel 2011 dove l'Italia stava perdendo e rischiava di rassegnarsi alla sconfitta prima del tempo. "Sapevo che i miei ragazzi valevano molto di più di quello che stavano riuscendo a dimostrare. Ho cercato di spronarli per farli reagire usando parole forti" Della seria quando ce vo ce vo!